Ma cos'é la realtà? Non si può parlare di meditazione senza passare da qui.
La meditazione è un'arte.
seguire l'intuito. scegliere di fidarsi di quella voce. la scelta implica concentrazione, un certo grado di SFORZO, soprattutto all'inizio. fidarsi significa assenza di sforzo.
sforzarsi di non sforzarsi, il paradosso. per questo la meditazione è un'arte. la giusta tensione dell'arco.
Le parole aiutano.
Alcune parole possono risuonare in noi e favorire l'intuizione.
Consapevolezza, presenza, osservazione, attenzione.
Ma di che cosa essere consapevoli? Presenza di fronte a cosa?
Alla realtà, aprendo una voragine su come potrebbe essere definita la realtà. A quello che c'è nel momento presente, quello che succede dentro di noi, nella nostra testa, nel corpo e fuori, perché noi siamo in relazione con il mondo. Cosciente che sono cosciente. Il pensiero razionale si arrende lasciando emergere il sentire di quello che in fondo siamo, essenza.
Perché si medita?
Si medita perché si desidera prestare attenzione, qualcosa di simile ad una spinta di amorevole curiosità verso il mondo.
Banalmente si medita perché potrebbe fare bene, forse qualcuno che stimiamo ce l'ha detto.
In realtà si possono muovere sensazioni ed emozioni in qualche modo bloccate, portando disagio. Ma proprio nello stare in contatto con questo disagio è possibile una trasformazione di quel materiale. Un'altra risposta infatti potrebbe essere che si medita per conoscersi meglio. Conoscere, o meglio riconoscere e accogliere ciò che si riconosce, è amare. Evolvere significa vero benessere e la prima condizione è essere amorevoli verso se stessi. La seconda condizione è sentirsi riconosciuti e amati. La terza, che è legata in modo indissolubile alle prime due, è riconoscere ed essere amorevoli verso gli altri.